Vogliamo lanciare oggi un marchio di abbigliamento con uno scopo culturale più che estetico: sensibilizzare le persone sul problema dell’analfabetismo sul web.
Qui a Crianza, per il mestiere di social media manager che portiamo avanti, ci troviamo in un punto di osservazione “privilegiato” rispetto a internet. I report che leggiamo e scriviamo sui trend del momento, sul traffico di utenti che si spostano tra i vari siti, ci danno informazioni sempre molto utili.
Eppure, trasversalmente a questa mole di dati che ci passa sotto il naso, vediamo dei segnali molto negativi.
L’analfabetismo sul web e le sue conseguenze
Non siamo di certo i primi a lanciare l’allarme per il cosiddetto “analfabetismo funzionale” di quelli che si definiscono “analfabeti di ritorno”, cioè persone che, causa inutilizzo, dimenticano le buone pratiche di lettura e scrittura imparate a scuola.
Basta aprire una qualsiasi pagina di un forum o leggere i commenti sotto le foto postate sui social network o sotto un video a caso su Youtube, per essere travolti da “h” fuori posto, accenti mutati in apostrofi e viceversa. Errori di battitura (chiamiamoli così) o grammaticali come se piovesse:
- coniugazioni verbali fantasiose
- aggettivi maschili per nomi femminili e viceversa
- errori ortografici dovuti a pronunce dialettali
- punteggiatura assolutamente inesistente.
Certo, viviamo anche in un’epoca nella quale la troppa cultura è quasi un peccato, ma qui siamo sotto i limiti minimi per una corretta comunicazione. Per chi, come noi, ha il “pallino” della comunicazione fatta bene, è difficile ignorare tutti gli effetti negativi di una cattiva scrittura: a partire da un’incomprensione generale e dilagante.
Quando non ci si esprime bene, è difficilissimo esporre il proprio pensiero senza inciampare in iterpretazioni sbagliate. Da qui a irritare il tuo interlocutore e, di conseguenza, inc***arti anche tu, il passo è davvero breve. Non credi?
Ecco perché abbiamo pensato di lanciare una campagna per diffondere, nel nostro piccolo, alcune delle buone pratiche di scrittura che molti sembrano aver dimenticato.
Cos’è DiFrutta&Foria?
Nasce così il progetto DiFrutta&Foria, mispelling della locuzione “di fretta e furia”. La fretta, a nostro avviso, è proprio una delle principali cause di questa gara d’ignoranza. Siamo tanto presi a correre durante le nostre impegnatissime giornate, da non poterci permettere di rileggere un messaggio prima di inviarlo o di cercare sul dizionario (va bene anche Google) un termine sul quale abbiamo qualche dubbio di ortografia o significato.
Si tratta di una linea di abbigliamento e accessori che vuole sostituire i grandi brand della moda (quelli con i quali amiamo targarci i petti) con alcuni tra gli errori ortografici e grammaticali più diffusi online (e relativa correzione). Sì, progetto ambizioso, ne siamo consapevoli.
Ma va detto che, nel ricercare gli strafalcioni più gettonati e nel creare i design di queste magliette, felpe e borse, ci siamo divertiti non poco!
A questo punto il nostro invito è quello di segnarti lo shop di Tamparoo dove troverai la collezione DiFrutta&Foria (adesso in fase embrionale, ma si evolverà con il tuo aiuto) e farci un salto di tanto in tanto. Abbiamo in programma di lanciare sempre nuovi modelli, si accettano consigli su quali errori scrivere prossimamente e su che prodotti aggiungere allo shop.
Ovviamente, tutti gli errori grammaticali contenuti in questo articolo sono “fatti a posta”. 😉
Se ti abbiamo incuriosito leggi anche “Presentazione dei nostri nuovi progetti editoriali digitali”.